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60.000 oggetti della vita quotidiana. Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro

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60.000 oggetti
60.000 testimoni per un museo della vita quotidianaFrutto di un'attività di raccolta durata una vita, la collezione di Ettore Guatelli ha assunto negli anni la forma di un originalissimo museo del quotidiano.
Il Museo Guatelli è caratterizzato dalla profondità e dall'estensione degli aspetti documentari, ma la sua unicità sta nei criteri museografici adottati dal suo creatore: gli oggetti sono collocati in una scenografia che sfrutta tutto lo spazio museale (porte, travi, soffitti, pareti, finestre) privilegiando l'impatto visivo ed emozionale dell'insieme rispetto al singolo oggetto.
Gli oggetti che egli recuperava ed esponeva non erano infatti pezzi rari o preziosi come quelli di molti musei tradizionali, ma erano cose d'uso comune, che ancora oggi conservano l'impronta di chi, usandole quotidianamente, le ha consumate fino al punto di farle diventare parte di sé. Martelli, pinze, pale, forbici, botti, pestarole rivestono le pareti seguendo semplici motivi geometrici, riempiono i mobili e le mensole di questo museo, creando un effetto scenografico carico di suggestioni visive e capace di evocare, attraverso un linguaggio museografico inedito e svincolato da intenti realistici, gesti quotidiani di vita contadina.
Grazie al ricco repertorio iconografico e agli esaustivi contributi critici, il volume si pone come una guida alla scoperta di questo originale museo contadino. Ettore Guatelli nasce a Ozzano Taro (Parma) il 19 agosto 1921. Si arruola nel 1942 e, dopo l'8 settembre 1943, partecipa al movimento antifascista. In quegli anni conosce Attilio Bertolucci che diventa una figura importante nella sua formazione.
Negli anni trenta lavora come radiotecnico presso una bottega di Parma e, successivamente, come impiegato presso la ditta Carlo Erba di Ozzano Taro.
Nel 1945 consegue il diploma magistrale studiando da autodidatta.
Alla fine della guerra trascorre alcuni anni sul lago Maggiore e inizia a commerciare residuati bellici che gli consentono di mantenersi.
Nel 1948 viene ricoverato nei sanatori di Jesolo e Cortina d'Ampezzo, occasioni in cui fa conoscenza con persone le cui storie di vita e lavoro ispireranno molti dei suoi racconti.
Negli anni cinquanta partecipa alla vita politica locale e, sempre in quegli anni, molti intellettuali frequentano casa Guatelli attratti dalla sua vita, dalle sue intuizioni e dalla sua raccolta.
Tra il 1951 e il 1971, anni in cui dirige le colonie di Bedonia e Tarsogno, comincia a frequentare i raccoglitori dell'Appennino Parmense.
Conclude la sua esperienza di maestro nel 1977 alla scuola elementare di Gaiano (Parma).
A metà degli anni settanta, studiosi, artisti ed esperti iniziano a interessarsi alla raccolta e all'opera documentaria, narrativa e museografica di Guatelli.
Muore a Collecchio il 21 settembre 2000.Il volume è disponibile presso il bookstore di via Torino 61 a Milano e dal 9 novembre 2005 in tutte le librerie italiane.
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Année de publication2005
édité parCatia Magni;Mario Turci
ISBN887624481
EAN9788876244810
Format24 x 30cm
Page240
Illustrations en couleur166
SujetArt
expéditions Expéditions sur le territoire italien et à l’étranger en 4/5 jours ouvrables

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